Lo studio di un gadget personalizzato è un progetto complesso, che richiede fasi di analisi e di progettazione creativa. Che si tratti di materiale per un evento o di regali aziendali, abbigliamento da lavoro o merchandising, il percorso di studio è molto similare.
Questi step di sviluppo permettono di creare (o rafforzare) la partnership tra cliente e fornitore di gadget, lavorando insieme ad un progetto dall’obiettivo comune.
Oggi vogliamo presentarvi un progetto di cui siamo orgogliosi, che ha consolidato ulteriormente una collaborazione che dura da anni. Parliamo della fornitura realizzata ad hoc per la CGIL NAZIONALE, che ci ha contattati per un incontro davvero importante: l’incontro con il Papa.
1. Il bisogno
[/box_title]Il primo step dello studio di un gadget è l’analisi del bisogno. Tramite incontro (fisico o online), il nostro team commerciale estrapola le parole chiave che guideranno l’intero progetto. In questo caso, ciò che da subito è emersa è stata la volontà di realizzare gadget indossabili durante l’evento, e che si facessero portavoce delle due realtà (committente e “destinatario”, quindi Cgil Nazionale ed il Vaticano) in un mix di elementi visivi identificativi.
2. Lo studio
[/box_title]Il secondo step, che vede la collaborazione di reparto commerciale e grafico, è quello dell’ideazione dei gadget e della proposta di personalizzazione. Partendo dal presupposto di soddisfare la primissima necessità, cioè avere un gadget indossabile durante l’evento, il nostro team ha proposto alcuni accessori tradizionali. Sono stati infatti proposti e scelti un foulard, un lanyard ed una spilla: prodotti che possono sembrare banali, ma che hanno una caratteristica molto importante, la possibilità di essere personalizzati al 100%.
3. La personalizzazione
[/box_title]La fase della personalizzazione è quella più delicata. Insieme al cliente, in una sinergia creativa, il nostro team grafico elabora le prime proposte. L’intero progetto ha seguito un fil rouge: la fusione delle bandiere delle due realtà. E’ stata dunque definita una palette di colori: il rosso Cgil ed il giallo identificativo del Vaticano. Presenti in tutti i gadget sono anche il logo del sindacato ed il pittogramma della Santa Sede.
3. Un progetto coordinato
[/box_title]Il valore aggiunto di questo progetto, è la coerenza visiva tra tutti gli accessori realizzati. Ciò che a colpo d’occhio ha trasformato una folla indistinta, in un gruppo organizzato che ha scelto di omaggiare visivamente la Santa Sede indossandone i colori. Ogni gadget ha una particolarità legata allo studio concettuale della personalizzazione, ma tutti insieme risultano omogenei nei colori e nella simbologia.
La personalizzazione del foulard, grazie all’ampia area personalizzabile, ci ha permesso di giocare con le simmetrie dei colori e simboli, creando un vero e proprio mix delle due bandiere identificative. Ogni angolo rappresenta i colori di una bandiera, mentre nella parte centrale vengono rappresentati i simboli di ognuna delle due realtà.
La grafica della spilla è stata creata a partire dall’incrocio delle due bandiere (Cgil e Vaticano), stilizzate. La superficie piatta ha permesso una resa ottimale di tutti i dettagli della grafica, rendendo omaggio alla Santa Sede rappresentata nella stessa dimensione della bandiera identificativa della Cgil.
Must have di ogni evento: laccetto da collo e badge. Il laccetto è quello ufficiale Cgil, mentre il badge rappresenta in toto l’evento, riportando l’oggetto e la data dello stesso. Per un ricordo tangibile e unico.